Le donne esemplari

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Nefertiti, regina d’Egitto e consorte di Amenofi IV/Akhenaton. Al suo fianco, Nefertiti regnò su quello che, senza dubbio, fu il periodo di massimo splendore nella  storia dell’Antico Egitto. Contribuì alla rivoluzione politica, religiosa, economica e culturale sostituendo il tradizionale politeismo egizio con il culto al dio Aton, di stampo monoteista. Leggendaria fu la sua bellezza. Si pensa che, dopo la morte di Akhenaton e prima dell’ascesa di Tutankhamon, Nefertiti abbia governato da sola con il nome di Smenkhara.

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Saffo (fine sec. 7° – prima metà sec. 6° a. C.), poetessa greca di Lesbo. La sua vita trascorse, dedicata esclusivamente alla poesia, in un tiaso dove, attorno a Saffo, si raccoglievano le fanciulle di Lesbo e straniere che esercitavano la poesia, la musica e la danza. Per queste fanciulle Saffo esprime nelle sue poesie sentimenti d’amore e se ne deduce che avesse relazioni con molte di loro. Ciò l’ha convertita nel simbolo dell’amore fra donne.

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María Blanchard (1881 – 1932), pittrice spagnola. La gran dama del Cubismo ebbe una vita tormentata e difficile anche a causa di una grave infermità fisica. Dopo aver studiato a Madrid soggiornò a Parigi (1906), dove si stabilì definitivamente nel 1916. Qui riuscì a dimenticare gli spagnoli superstiziosi che, a Salamanca e a Madrid, si facevano beffa della sua gobba e del suo aspetto. Tornò nel suo Paese allo scoppio del conflitto mondiale e qui partecipò all’esposizione dei Pintores Integros, organizzata da Ramón Gómez de la Serna. Subito dopo, si trasferì nuovamente a Parigi, dove venne accolta e acclamata dagli artisti che affollavano i cafè di Montparnasse. Il pittore messicano Diego de Rivera, suo grande amico e compagno di viaggi, disse di lei: «Il suo passaggio nel Cubismo ha prodotto le migliori opere d’arte di questa corrente, all’altezza di quelle del nostro maestro Picasso».

maruja mallo

Maruja Mallo (Viveiro, 1902 – Madrid, 1995), pittrice spagnola contemporanea. È considerata “la trasgressiva del ‘27”. Artista dalla geniale capacità inventiva e creativa, fu al tempo stesso una personalità straordinaria e singolare. Pioniera della pittura, fu anche un’anticipatrice del femminismo, nella sua costante volontà di rottura con i pregiudizi estetici ed etici del suo tempo.

 

jineth bedoyaJineth Bedoya (Colombia, 1974), giornalista. Nel 2000 è stata sequestrata, torturata, violentata e abbandonata, nuda, in una fosso perché la credevano morta. Bedoya, esempio di donna progressista, ha sofferto tutta questa violenza mentre seguiva il conflitto armato che affliggeva il suo Paese da decenni. Per questo lavoro le è stato riconosciuto il Premio Mondiale al Coraggio Giornalistico. Inoltre, è la portavoce della campagna “No es hora de callar”, grazie a cui ha aiutato molte donne vittime, come lei, di ogni tipo di violenza. Bedoya afferma: «Noi donne non possiamo restare in silenzio contro la violenza. Il mio corpo è segnato, ma questo mi nobilita; dietro di me ci sono molte donne che non hanno volto, ma per cui sto parlando in questo momento».

CarlotaONeill copiar

Carlota O’Neill (Madrid 1905 – Caracas 2000), scrittrice e giornalista spagnola. Moglie del capitano Virgilio Leret, giustiziato dopo essersi opposto all’insurrezione del 1936 a Melilla, da cui ebbe origine la Guerra Civile. Trascorse cinque anni in prigione e in seguito andò in esilio. Toccò tutti i generi letterari: poesia, biografia, romanzo, racconto, teatro e lavorò come giornalista in quotidiani, radio e televisione. Una mujer en la guerra de España è il libro con cui ha fatto conoscere al mondo le orribili condizioni e le vessazioni  subite dalle donne spagnole imprigionate durante la guerra.

amma

Amma (Kerala, 1953). Sri Mata Amritanandamayi Devi è conosciuta in tutto il mondo con il nome di Amma, o Madre, per il suo amore e la compassione disinteressata verso tutti gli esseri. Ha dedicato tutta la sua vita ad alleviare il dolore dei poveri e di tutti coloro che soffrono. Amma ispira, eleva e trasforma con il suo abbraccio fisico, la sua saggezza spirituale e attraverso la sua ONG: Embracing the World. Nella sua vita, Amma ha abbracciato e consolato oltre 32 milioni di persone.

maria stuarda

Maria Stuarda (Scozia, 1542-1587). Incoronata Regina di Scozia a soli sei anni, Maria Stuarda è uno dei personaggi più enigmatici e affascinanti del suo tempo. Alcuni la considerano una traditrice e complice dell’assassinio del suo secondo sposo, Lord Darnley. Altri, la reputano un’eroina coraggiosa e diviene una martire della Chiesa Cattolica, in seguito alla sua condanna a morte per decapitazione, pronunciata dalla regina Elisabetta I d’Inghilterra.

Le autrici di 365 WAY Spagna

Inmaculada AlvearInmaculada Alvear. Nasce a Madrid. Studia Geografia e Storia presso l’Universidad Complutense de Madrid. Tesi di dottorato: El teatro griego y su público. Dal 1989 al 1995 lavora nell’ Asociación de Directores de Escena (ADE). Nel 1995 si trasferisce a Buenos Aires (Argentina), dove intraprende lo studio della scrittura teatrale. Nel 2000 torna a Madrid. Collabora con José Manuel Garrido come vice direttore della Muestra de Teatro de las Autonomías. Nel 2002, entra a far parte del collettivo teatrale El Astillero. È seconda classificata al Premio María Teresa León per Mi vida gira alrededor de quinientos metros. Ottiene il Premio Nacional de Teatro Calderón de la Barca del Ministerio de Cultura de España per El sonido de tu boca. Nel 2010 ottiene il I Accésit al Premio de Teatro Minimalista Albolote (Granada) per  Descabezada. Le sue opere sono state rappresentate in Spagna, Italia, Argentina, Costa Rica e Francia. I suoi testi sono stati tradotti in diverse lingue. Dal 2007 al 2009 lavora come Jefa del Departamento de Coordinación del INAEM (Ministerio de Cultura de España).

Beatriz Cabur

Beatriz Cabur è una Drammaturga e Regista teatrale spagnola che lavora a livello internazionale e risiede a Londra. Ha scritto e/o diretto più di 35 opere di teatro prodotte in Spagna, Stati Uniti, Austria, Italia, Messico e Inghilterra. È cofondatrice e direttrice esecutiva di New International Theatre Experience, NITEcorp (USA) e NITEcic (UK); cofondatrice di The Theatre Times; direttrice del Comité de Lenguas Hispánicas di Eurodram; direttrice europea di 365 Women A Year; membro di The League of Professional Theatre Women e fondatrice della relativa divisione spagnola; membro di Women in the Arts and Media Coalition e dell’organizzazione internazionale di drammaturghi e creatori scenici in attività The Fence. http://www.beatrizcabur.com

diana cristobal

Diana Cristóbal Herrero è laureata in Dirección y Dramaturgia presso la RESAD di Madrid. Fra le sue opere principali: Situaciones ridículas en un mundo ridículo, presentata al Festival de “La alternativa” nella Sala Triángulo (2004), e La Casa púrpura (opera breve), pubblicata da Ediciones Fundamentos (2009/2010). È stata finalista nella sezione microracconto dei premi INJUVE (2010). Ha lavorato come aiuto regista nella Cía Ballet Madrid per l’opera La puta crisis di María Graciani, e come assistente di produzione per El Cascanueces (prima rappresentazione al  Teatro Apolo, 2011). Ha lavorato nella Cía Producciones Off Madrid come aiuto regista nell’opera Antílopes di Henning Mankell, diretta da Luis Maluenda (2012). Ha ricevuto il premio José Martín Recuerda per la sua opera Princesas de hueso. La rivista Acotaciones ha da poco pubblicato il suo testo per l’infanzia En el mundo del revés, scritto a quattro mani. Al II Certamen de Barroco Infantil de Almagro ha presentato Segismundo, el príncipe prisionero, adattamento per l’infanzia di La vida es sueño di Calderón de la Barca. L’opera è stata candidata ai premi MAX del 2014.

denise despeyroux

Denise Despeyroux. Autrice e Direttrice di scena con una laurea in Filosofia. Ha rappresentato più di dieci opere nelle sale di Madrid, Barcellona, Buenos Aires e  Montevideo, fra cui: Cuarta Pared, Teatro Fernán Gómez, Sala Beckett, Teatro San Martín, Teatro Solís e il Teatro María Guerrero (Centro Dramático Nacional).

Ha ottenuto diversi premi e riconoscimenti, come il Premio Federico García Lorca 2005 per il suo primo testo, Terapia, e il Premio al Mejor Espectáculo nella 15ª Mostra de Teatre de Barcelona 2010 per La muerte es lo de menos. La sua opera La Realidad è stata finalista al Premio Max Revelación 2013 e ha ottenuto due candidature ai Premios Max 2014: miglior autore/autrice e miglior attrice (Fernanda Orazi).

Nel 2015 è stata nuovamente nominata come miglior autrice per Carne viva, scelta come miglior opera del circuito off 2014 dal quotidiano El mundo. Grazie a un’eccellente accoglienza da parte del pubblico e della critica di settore, lo spettacolo, presentato per la prima volta a maggio del 2014, è in cartellone da due anni.

Fra le sue ultime opere rappresentate: El más querido (Una catástrofe navideña), in scena nei Teatros Luchana, Ternura negra nella Sala Mirador e Los dramáticos orígenes de las galaxias espirales nel Centro Dramático Nacional. La sua opera Ternura negra è stata pubblicata nel 2016, in Spagna, da Ediciones Antígona e tradotta in inglese per la presentazione al The Gate Theatre di Londra (giugno 2016) come lettura drammatizzata.

Yolanda Dorado

Yolanda Dorado. Laureata in Drammaturgia presso la Real Escuela Superior de Arte Dramático (RESAD). Classe 1992-96. Ha scritto, pubblicato e rappresentato 16 testi teatrali. Fra le sue opere principali: El secreto de las mujeres, premio “Arte Joven de la Comunidad de Madrid 1998”, La pecera e Positivas, premio “Teatro Breve de Requena 2004”.

Ha realizzato diversi lavori, tutti legati al mondo della scrittura: dal  coordinamento del Departamento de Publicaciones de la RESAD alla scrittura di sceneggiature televisive per case di produzione come Videomedia, Boca a Boca y Globomedia.

Attualmente è docente presso il Máster de Escritura Teatral dell’ Universidad de Alcalá de Henares e l’Asociación de Autores de Teatro (www.aat.es).

Fa parte dell’Asociación Clásicas y Modernas, per le pari opportunità nella cultura (www.clasicasymodernas.org), e del collettivo di drammaturghi Teatro del Astillero (www.teatrodelastillero.es).

inge martin

Inge Martín è laureata in Antropologia Sociale e Culturale presso la UCM e ha una laurea cum laude in Interpretación Textual, conseguita presso la RESAD. Lo studio e la ricerca sono due chiavi distintive ed essenziali del suo lavoro come professionista. È la fondatrice della casa di produzione Mad Choice con cui realizza, nel 2014, lo spettacolo Un hombre con gafas de pasta, a cui partecipa anche come attrice. Lo spettacolo ha ottenuto il premio Mi Butaquita alla Miglior Opera 2014 ed è stato eletto Mejor Comedia 2014 dal quotidiano El Mundo. Con il suo testo La petite Blanchard entra a far parte del progetto internazionale 365 Women A Year ed è stata redattrice e collaboratrice della rivista culturale Casting e della pagina web Channel Video One. Nel 2015 la SGAE (Sociedad General de Autores y Editores) le ha assegnato una borsa di studio per approfondire la sua ricerca sulla drammaturgia all’estero. Grazie a questa, prende parte al laboratorio di scrittura di Ricardo Monti a Buenos Aires.

Margarita Reiz

Margarita Reiz è laureata in Arte Drammatica e ha un dottorato in Studi Umanistici. Comincia la sua attività dirigendo la Escuela Taller de Teatro del Comune di Moralzarzal (Madrid). In seguito lavora come caporedattrice della rivista Primer Acto e come docente della ESAD di Torrelodones e della ESAD di Valladolid, dove insegna attualmente. Ha scritto più di quindici opere teatrali e molti dei suoi lavori teorici sono stati pubblicati, tradotti e premiati. Nel 1995 fonda la Compañía KariKatos, con cui mette in scena i suoi testi Hambre ciega e Konfabulación, e allo stesso tempo realizza una versione dell’opera di Encarna de las Heras: La orilla rica, e ne cura anche la regia. Nel 2001 è cofondatrice – e attuale presidentessa – di AMAEM Marías Guerreras, con cui ha portato in scena i propri testi all’interno di lavori collettivi come Tras las tocas, Dímelo hilando o Piezas de bolsillo. Inoltre ha scritto e diretto Todo irá bien per il Festival de las Autonomías e, per il Proyecto Iguálate de la Comunidad de Madrid, El día de la culpa. Nella sala Cuarta Pared ha presentato la sua messa in scena dell’opera Juana – Delirio di Eva Hibernia e il suo testo Pinotxa, aprendiendo a vivir, con cui ha partecipato al Festival Internacional de Circo de Coria e al programma ¡Madrid Activa! per due anni consecutivi. Si è incaricata della regia di Atra bilis, opera di Laila Ripol, per la Mala Compañía e ha scritto e diretto Naturalmente malos per il Teatro de Maleta,. Di recente, la sua Julieta & Romeo 2.14, versione contemporanea per un attore e un’attrice del classico di Shakespeare, è stata pubblicata da SGAE e messa in scena dalla compagnia Tabula Rasa.

Vanesa Sotelo

Vanesa Sotelo (Cangas do Morrazo, 1981) è regista teatrale, attrice e drammaturga (in lingua gallega). Nel 2008 ha lavorato come drammaturga residente per il Centro Dramático Galego dove si è dedicata alla creazione dell’opera Estigma, insieme a Rubén Ruibal e Jacobo Paz. Nel 2009, per la stessa Istituzione, è stata artista residente con il progetto collettivo Corpo-puta-vaca-berro. Nel 2010 ha ottenuto il premio della giuria al IV Certamen “Diario Cultural” de Teatro Radiofónio con l’opera Indoor e il XIII Premio Josep Robrenyo con Memoria do incendio. Nel 2011 ha ricevuto il VI Premio Abrente de Textos Teatrales con l’opera Campo de covardes. Nel 2014 è stata selezionata nell’ambito del III Programa de Desarrollo de Dramaturgias Actuales del INAEM con il progetto Nome: Bonita. Vanesa Sotelo è vicedirettrice della Revista Galega de Teatro.